Con la Palestina nel cuore

Tra il 7 e il 19 marzo di quest’anno si è svolto, presso l’Università di Betlemme in collaborazione con Occhi Aperti, società cooperativa sociale ONLUS, un simposio di arte contemporanea, il primo simposio organizzato dalla Bethlehem University.

Quella di Betlemme è l’unica sede universitaria cattolica in Terrasanta, la prima registrata in Palestina nel 1973 e s’ispira alla tradizione educativa e spirituale Lasalliana.
Frequentata per il 25% da cristiani e per il 75% da musulmani, l’università provvede a fornire:
. l’educazione cattolica ai Cristiani di Palestina
. un campus che costituisce un’oasi di pace in un territorio travagliato
. un importante ed effettivo luogo di incontro dove Cristiani e Mussulmani s’incontrano, studiano, costruiscono amicizie ed imparano a vivere insieme.
L’università fonda la sua esistenza sulle donazioni in quanto solo il 35% delle spese è costituito dalle tasse pagate dalle famiglie di studenti e studentesse. Queste ultime costituiscono il 70% dell’utenza.

La proposta del simposio è stata fatta da Enrico Muller, presidente della cooperativa Occhi Aperti, a Peter Iorlano, docente e coordinatore dei valori dell’università, nel 2014.
Come a Scampia le artiste e gli artisti hanno lavorato a contatto con la popolazione studentesca. Samar Ghattas, Mohamed Harb e Ramzi Abu-sway, palestinesi Susanne Muller, tedesca, Titi Neacsu, rumeno, e Antonella Prota Giurleo, italiana, hanno potuto costruire, attraverso l’azione e la parola, relazioni tra loro e l’ambiente.

Particolarmente interessanti, dal punto di vista relazionale, professionale e della comprensione dei problemi dell’area, sono stati i rapporti con studenti e studentesse, con le artiste e gli artisti palestinesi, con alcune istituzioni, l’università Kalima di arte e la Bank of Palestine per quanto riguarda la collezione di arte palestinese.

Peter Iorlano ha organizzato per la compagine europea (artiste e artisti palestinesi non hanno libertà di movimento all’interno dei territori occupati) alcune visite sia a luoghi sacri per la cristianità che ad altri di interesse storico e archeologico.

Enrico Muller e Antonella Prota Giurleo sintetizzeranno, per le persone che vorranno intervenire, l’esperienza vissuta.